Siamo ancora in Via Roma, a Santa Cesarea Terme.

Il nome di questo paese deriva dal culto per la sua Santa Patrona.

In effetti di Santa Cesarea (Cesaria o, in dialetto salentino, Cisaria), si sa davvero poco, sia per quanto riguarda il periodo in cui visse, sia per la sua storia; sicuramente però è una Santa molto importante nel territorio salentino (come si evince dai nomi di altre località come San Cesario nei pressi di Lecce e Porto Cesareo sulla costa di Nardò).

Delle varie versioni della storia sulla vita della Santa, la più bella è sicuramente la versione popolare, che ci da inoltre una spiegazione folcloristica sull’origine delle grotte;
secondo il poeta leccese Nutricati: Cesarea era “una bella fanciulla della quale si innamora il suo stesso padre, il quale la perseguita con la scusa di non volerla dare al Cristianesimo nascente”. Ma la giovane è convertita da un soldato romano, suo amante. Un giorno il perfido genitore, “sempre più invasato dall’infame demone della passione dei sensi”, insegue la vergine fuggente fino alla grotta dove ella invoca l’aiuto di Dio. E’ così che la montagna di apre per accogliere la santa, mentre gli stivali del padre, come la fanciulla aveva desiderato, diventavano di zolfo.
[via www.comune.santacesareaterme.le.it]